Vigna Corletta, Frazesca e Córs.
Scriveva Don Umberto Trame nel suo libro “La Conca dell’Alpago nelle Dolomiti Orientali” (1932):
“…Borsoi s’adagia alla base della collina, presso il torrente Borsoia, che la strada oltrepassa con un ponte per seguitare da un lato ai piedi del colle Malolt e dall’altro presso fitti cespugli di vimini, cresciuti a rompere la monotonia e l’aridità delle ghiaie del torrente Boccolana, al di là delle quali si alza la ripida franosa pendice di Codenzano, trasformata dall’industre opera dell’agricoltore in un immenso vigneto, ch’egli circonda di amorose, diuturne cure e difende dalle insidie del terreno, perché la lunga esperienza lo ha ammaestrato che, se il sole sarà, nell’annata propizia, prodigo di calore e la bontà divina glielo preserverà dalle tempeste, sebbene a seicento metri d’altezza sul mare, gli fornirà un ottimo vino, che gli darà vigore dopo le fatiche dei campi e innaffierà il suo pasto frugale per gran parte dell’anno.”
L’Alpago costituisce il primo massiccio alpino delle Dolomiti quando si parte da Venezia per raggiungere la “Mecca delle Dolomiti”, cioè Cortina d’ Ampezzo. Sono montagne selvagge con abitanti ruvidi legati alla loro terra. Dal momento della nascita di Venezia l’Alpago è legato a questa città, non fosse altro che per le esigenze di pali di legno per la costruzione che dalla famosa “Foresta da Rema” della Serenissima Repubblica (il Cansiglio) scendevano lungo il fiume Piave.
Katja Zanon
creatrice dell’Azienda Agricola Val de Pol,
ha deciso una decina d’anni fa
di affrontare la sfida del PINOT NOIR
sulla terra di Codenzano, feudo dei suoi antenati.
Katja Zanon
creatrice dell’Azienda Agricola Val de Pol,
ha deciso una decina d’anni fa
di affrontare la sfida del PINOT NOIR
sulla terra di Codenzano, feudo dei suoi antenati.